ATTACCO NUCLEARE ALL’IRAN?

 

Televisioni, internet e carta stampata stanno diffondendo la notizia che Israele stia preparando, con il sostegno militare britannico, un attacco nucleare all'Iran. Si tratterebbe di un attacco "preventivo" per evitare che quel Paese riesca a produrre in proprio una bomba atomica. Ragionamento, questo di Israele, contraddittorio oltre che immorale e scandaloso.

 

Perché Israele si è potuta dotare di un arsenale atomico in violazione del trattato di non proliferazione nucleare e gli altri Paesi vicini non possono neanche costruirsi una centrale per la produzione di energia atomica? Perché l'Onu ordina ispezioni così precise sul programma nucleare iraniano e non ordina a Israele di consegnargli le bombe atomiche in suo possesso e di abbandonarne la produzione?

 

E' immorale anche solo pensare di utilizzare armi atomiche dopo averne visto gli effetti su Hiroshima e Nagasaki!

 

E' scandaloso che l'Onu, nato, com'è scritto nel suo Statuto, per "preservare le future generazioni dal flagello della guerra" sapendo di tali piani bellicosi contro un altro Stato e conoscendo con quali armi si vorrebbe realizzare non intervenga immediatamente con i mezzi pacifici di cui dispone.

 

Da tempo l'Onu, nei casi migliori non è altro che un timbro per ratificare quanto deciso a Washington. Nei casi peggiori è diventato il soggetto sul quale scaricare la responsabilità delle guerre ripartendo le spese tra più Paesi attraverso la Nato (organizzazione in teoria difensiva). Al Consiglio di Sicurezza, a volte, si comprano i voti e per  esercitare ulteriori pressioni, si minaccia di sospendere i pagamenti dei contributi dovuti all'Organizzazione.

 

Ormai è evidente che l'Onu usi due pesi e due misure a seconda che si tratti di Paesi "amici" o stati "canaglia". Emblematici il caso dell'attacco a Gaza denominato "Piombo fuso", a base di bombe incendiarie al fosforo bianco o DIME per frantumare gli organi interni ai palestinesi e il caso della repressione di Gheddafi a Bengasi: nel primo la reazione è stata il silenzio, nel secondo una Risoluzione- la n. 1973- volutamente ambigua e ampiamente stiracchiata "dalla coalizione dei volenterosi".

 

Si tratta di una regressione del diritto internazionale di almeno 60 anni. Appurato che l'intento dei gruppi di potere di chi governa attualmente il mondo è di impadronirsi delle principali fonti energetiche mondiali, il futuro che ci attende è cupo. Probabilmente la guerra all'Iran si farà, probabilmente preceduta da quella alla Siria e seguita da quella vera: quella alla Cina per la supremazia economica mondiale. Continuerà anche la disinformazione e il bombardamento mediatico per convincere l'opinione pubblica della necessità delle nuove guerre e per denigrare, confondere e indebolire le ragioni dei movimenti per la pace che minano il consenso necessario a realizzare questi progetti di morte.

 

Comitato Spontaneo per la Pace di Faenza