Dal 26 febbraio al 3 marzo, nelle aie delle case di campagna in vari comuni della provincia
La Romagna è sempre stata una terra storicamente votata all’agricoltura, un'attività talmente soggetta alle avversità metereologiche, che la tradizione contadina del passato, proprio per scongiurare il maltempo, adottava dei riti propiziatori, come i fuochi magici: i cosidetti “Lòm a Mêrz”, i lumi di marzo.
Ammucchiando sterpaglie, resti di potature, ogni cosa era buona per fare il fuoco: la comunità si riuniva e faceva festa, ballando e cantando ritornelli che auspicavano il buon raccolto.
I falò di Marzo in origine sancivano così un capodanno della natura, la fine dell’anno vecchio e l’avvento di quello nuovo e bruciavano così il tempo passato ormai infruttifero, salutando la nuova stagione.
Per proseguire la cultura contadina, l'Associazione "Il Lavoro dei Contadini", dal 26 febbraio al 3 marzo 2015, dopo il tramonto, riporta in voga l'antico rito ripristinandone l' originaria connotazione di festa in diversi comuni delle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Ferrara e Bologna.
Per info:
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Associazione "Il Lavoro dei Contadini"
Tel. 331 4428484
e-mail: illavorodeicontadini@libero.it
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