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ANGELO BIANCINI a cent'anni dalla nascita

 

ANGELO BIANCINI a cent'anni dalla nascita
ANGELO BIANCINI a cent'anni dalla nascita

Rocca Monumentale Brisighella
22 giugno – 9 settembre 2012
orario: festivi e prefestivi 10.00-12.30 e 15.00-19.30

Antichità Baroni - Milano
22 giugno – 28 settembre 2012
orario: martedì - venerdì 15.00-17.30

A cura di Franco Bertoni, Direttore artistico Museo Ugonia

La locandina (1.070kB - PDF)

Inaugurazione venerdì 22 giugno ore 17.30  Rocca Monumentale di Brisighella

Angelo Biancini (Castel Bolognese 1911-1988) è uno scultore che, nonostante la sua fattiva partecipazione alle innovazioni richieste dalla modernità, ha sempre tenuto fermo il riferimento alla grande tradizione dell'arte di cui è testimonianza il suo continuo confronto con maestri come i Pisano, Donatello e i della Robbia; con affondi nella statuaria classica e nelle espressioni minori che hanno conferito alle sue opere un carattere, al tempo stesso, nobile e popolare.
Nel 1929 si iscrive all'Istituto d'Arte di Firenze dove frequenta soprattutto lo studio di Libero Andreotti.
Negli anni Trenta e Quaranta è già famoso: vince importanti concorsi, viene invitato alla Biennale di Venezia e colloca opere monumentali a Lavezzola, nel cimitero di Faenza, nel Foro Mussolini a Roma, sul Ponte delle Vittorie a Verona, nel Palazzo della Civiltà Italiana all'E42.
Dal 1937 al 1940 è attivo presso la Società Ceramica Italiana di Laveno dove esegue plastiche di piccola e grande dimensione caratterizzate da una singolare adesione al vero inteso come perenne fonte emozionale.
Portando la ceramica nell'ambito dell'arte tout court, Biancini inizia a cantare quell'epopea della fatica e, nonostante tutto, della gioia di vivere che diventerà cifra inconfondibile del suo lavoro maturo. Nel 1946 partecipa a Milano alla “Prima grande mostra della scultura italiana” e vince il “Premio Faenza” con Annunciazione.
Seguiranno, nel tempo, i grandi lavori per la nuova Basilica di Nazareth (1959), per il Tempio dei Martiri Canadesi a Roma (1961), per l'Ospedale Maggiore di Milano (1964), i colossali gruppi per la chiesa di Santa Maria di Fatima (1962) e per l'Ospedale Maggiore di Milano (1964). E, poi, quelli per la Chiesa dell'Autostrada del Sole a Firenze, per l'Hospitium di Camaldoli, per Arenzano, Buenos Aires e tanti altri.
Nel 1973 gli viene riservata una sala personale nella Collezione d'Arte Moderna dei Musei Vaticani.
A cento anni dalla nascita, è apparso doveroso un omaggio a uno scultore  che, proseguendo il tracciato indicato dalla tradizione verista e figurativa romagnola, ha segnato importanti tappe dell'arte italiana del Novecento.
Alla Rocca Monumentale di Brisighella vengono esposte opere in bronzo e ceramica di grande dimensione e in gran parte di carattere religioso. A Milano, una selezione di opere degli anni Trenta e Quaranta.