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Area51 Summer Festival e I° Raduno Instagramers Ravenna

 

AREA51 SUMMER FESTIVAL

Area 51 Summer Festival 2012

Anche quest'anno, per festeggiare la chiusura della stagione radiofonica, Area51 propone l'ormai immancabile festival.
 
 Realizzato in collaborazione con Città del Capo - Radio Metropolitana, Bronson Produzioni e IgersRavenna, l'evento si articola in una vera e propria festa sulla spiaggia che culminerà con le esibizioni live di alcuni tra i migliori gruppi musicali dell'ultima edizione del programma.
 
 A partire dalle 15.00 il Festival ospita il  I° raduno degli Instagramers: a seguire saranno organizzati numerosi tornei sulla spiaggia e challenge fotografici legati al Social Network Instagram.
 
 Alle ore 18.00 conferenza dedicata alla famosa applicazione e alla community dei suoi utenti: sarà presente lo spagnolo Phil Gonzalez, ideatore della prima community internazionale Instagramers.com.
 
 A seguire aperitivo e cena sulla spiaggia più californiana d'Italia in attesa dei concerti che arriveranno puntualissimi alle ore 20.00. Direttamente da Area51:

  •  SYCAMORE AGE
  •  SCHONWALD
  •  GLI EBREI
  •  MAYA GALATTICI

 Ingresso gratuito

Il Festival è patrocinato da Ravenna 2019, capitale della Cultura ( www.ravenna2019.eu)

SYCAMORE AGE
 Un oggetto volante non identificato. La band di Arezzo riesce nell'impresa di fare perdere qualsiasi coordinata spazio-temporale. Da dove viene questa meraviglia? Da quale epoca? Quella del sicomoro, nell'Antico Egitto albero utlizzato per la costruzione di sarcofagi. Voci aliene da un altrove sconosciuto, pioggia di trombe che cavalcano lande inesplorate della psiche, un piano straziante, un'arpa. Senza parole. (Il Mucchio)
 
 SCHONWALD
 L’elettronica come viaggio di suggestioni, senza corollari. L’elettronica dei vuoti d’aria e delle vertigini amplificate da lampi noise. La sperimentazione e la melodia. Le parole e la scomposizione della logica secondo linee emozionali e visionarie. Perché la poesia respira nelle zone oscure della sensibilità. Schonwald, perimetro di ricordi e universo evocativo (Lost Highways)
 
 GLI EBREI
 La povertà culturale che si fa melodia sbilenca e rumorosa, in un pastiche sonoro che trita assieme brandelli del Bugo più sporco e allucinato di "La prima gratta", i lisergici claim al vetriolo di Iosonouncane e cert'attitudine demenzial-punk di scuola Skiantos. La finestra aperta sulle grigie strade, il tuo monolocale e la calda sicurezza di morire insieme. Istantanee che si accoppiano e giocano col paradosso e con una cinica ironia figlia di un'autoanalisi feroce e costante. In alcuni punti a uscir fuori è però un po' troppo d'autoreferenzialità, quasi stessero urlando a degli specchi. Ciò non lede comunque il valore d'un disco che ha il merito di tornare a mettere sul tavolo le vicende dell'italica epica contemporanea. (Rockit)
 
 MAYA GALATTICI
 E’ ancora possibile divertirsi con la musica mischiando l’elettronica primordiale con i ben consolidati suoni acustici? Se pensiamo a tutto quello che gli anni 90 ci hanno propinato – riflusso negli anni zero compreso - istintivamente verrebbe da rispondere “assolutamente no”. E invece inaspettatamente capita che dal comune trevigiano il cui nome è un omaggio al primo re d’Italia - e che diede i natali ad un musicologo illustre come Alberto Gentili - Vittorio Veneto, arrivi un duo, nato nel 2010 dalle ceneri dei ben più rockeggianti Chinaski, che riapra il discorso per certi versi lasciato a metà. (SentireAscoltare)