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Cotignola Città dei “Giusti” Varoli e Zanzi

 

Cotignola Città dei “Giusti” Varoli e Zanzi
Cotignola Città dei “Giusti” Varoli e Zanzi

Storie di una comunità ospitale al tempo della shoah

Museo Civico Luigi Varoli
Martedì 10 aprile 2012
Inaugurazione mostra e nuova sezione del museo
Palazzo Sforza Corso Sforza 24 Cotignola RA
Ore 17.30 presentazione
Saluto del Sindaco
intervengono:

  • Massimo Mezzetti / Assessore Cultura Regione Emilia-Romagna
  • Franco Bonilauri / Museo Ebraico Bologna
  • Giuseppe Masetti / Istituto Storico della Resistenza
  • Antonietta di Carluccio / Museo della Battaglia del Senio
  • Fabrizio Varesco / Regista - David Loom / Artista
  • Coordina Massimiliano Fabbri / Museo Civico Luigi Varoli

Ore 18.30 apertura mostra e nuova sezione museo
Frame, installazione di David Loom
Cotignola Città dei “Giusti” Varoli e Zanzi, documentario di Fabrizio Varesco
Libro digitale Varoli e Zanzi “Giusti tra le Nazioni”
Seguirà buffet

Dal 16 al 21 aprile 2012
Possibilità di prenotare visite guidate al museo per scuole o gruppi

Sabato 14 aprile 2012
Ore 10.30 Chiesa del Suffragio, Corso Sforza Cotignola
Inaugurazione della mostra e premiazione

Dal 14 al 25 aprile 2012
Cotignola: un approdo di salvezza per gli ebrei e per i perseguitati politici durante la guerra. Mostra e concorso con scritti, disegni e altre produzioni dei ragazzi delle classi terze della Scuola Media di Cotignola.
In collaborazione con Pro Loco

Sabato 21 aprile 2012
Operazione bandiera bianca. Spettacolo sull’argine del fiume Senio, ore 11
Classi terze Scuola Media / In collaborazione con Primola

Consulta degli Immigrati
Venerdì 13 aprile 2012
Palazzo Sforza ore 21
Cotignola: storie di una comunità ospitale
Serata dedicata ai cittadini immigrati per condividere la vicenda che ha visto Cotignola offrire un approdo di salvezza ad ebrei, perseguitati politici e altri rifugiati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Conduce: Prof. Elena Brandolini

 Camminata “Nel Senio della memoria”
Mercoledì 25 aprile 2012
Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Cotignola, Fusignano, Lugo, ANPI, ISR. Ra, Associazione Culturale Primola di Cotignola
Consigli di Zona di Masiera e di Rossetta
Info: www.nelseniodellamemoria.it

La locandina di Cotignola Città dei “Giusti” Varoli e Zanzi. Storie di una comunità ospitale al tempo della Shoah (297kB - PDF)

Cotignola Città dei “Giusti” Varoli e Zanzi. Storie di una comunità ospitale al tempo della Shoah
A cura di Massimiliano Fabbri con la collaborazione di Raffaella Zama e Afra Bandoli
Info 0545 908 879 / 873 | www.aem-selvatica.org | mfabbri@comune.cotignola.ra.it | mfanelli@comune.cotignola.ra.it

Tra l'autunno del '43 e la primavera del '45, con un protrarsi del fronte che dal Senio, per 145 giorni, sembra non volersi muovere più, all'assedio conclusivo che trasformerà Cotignola in uno scenario lunare o paese "blasted off the map", convergono e trovano qui rifugio alcuni ebrei in fuga dalle persecuzioni razziali; giungono braccati, attraverso passaparola, parentele, collegamenti partigiani... Storie differenti, accomunate da un destino comune che le lega al paese: tutti si salveranno dallo sterminio grazie ad un sistema di protezione che si rivelerà unico nel panorama italiano; anomalo perchè si regge e sostiene su di un intreccio complesso, una struttura che coinvolge parti dell'Amministrazione comunale.
 
Una rete dell’ospitalità e accoglienza che vede partecipe anche Luigi Varoli, figura carismatica del primo novecento romagnolo: non solo capace di formare una fitta schiera di artisti, ma anche educatore (con la rivista E’ Val è tra i primi in Italia a dare importanza e dignità al disegno infantile). Varoli è personalità complessa, contraddittoria, impegnata su più fronti: nel corso della sua carriera, che non si può dire avventurosa o di regime, attira su sé l’attenzione e stima di autori quali Depero e Mattia Moreni; dal suo orgoglioso isolamento in provincia, fa della sua casa spazio calamitante, di scambi e aperture. E in quest’opera coraggiosa di copertura e solidarietà diventa una delle figure chiave e più esposte: al suo impegno e amore testardo per il territorio e paesaggio umano in cui è calato, al combaciare perfetto di arte e vita, al radicamento che si rovescia in urgenza e desiderio traboccanti, risponde un forte impegno civico durante gli anni della guerra. Non un controcanto, ma lo stesso sguardo sulle cose e sul mondo, fatto di trasporto e disponibilità all’altro. Ma limitarsi all’eroismo individuale non basta a rendere giustizia alla straordinarietà della vicenda, perché quella di Cotignola è una vera e propria maglia organizzativa con vari protagonisti che contribuiscono al successo e all’efficacia di questa opera collettiva di accoglienza (che non riguarda solo ebrei ma anche rifugiati politici e sfollati). Famiglie e case, la Curia, il CLN e poi parti dell’amministrazione guidata dal commissario prefettizio Vittorio Zanzi: tutti contribuiscono a tessere una trama che risulterà efficiente, affidabile e sicura. E Zanzi, sfruttando le possibilità offerte dal suo incarico, è artefice e vertice di questa architettura segreta e resistente: oltre ad occuparsi della logistica e spostamenti nelle varie abitazioni del centro e campagne circostanti, riesce a fornire falsi documenti d’identità ai perseguitati facendole stampare da un dipendente della tipografia e poi compilare da funzionari dell’anagrafe. Quarantuno per l’esattezza gli ebrei nascosti per periodi più o meno lunghi, tutti scampati al massacro.
Cotignola è in questi anni crocevia che vede transitare personalità di rilievo, dal futuro generale dell’arma dei carabinieri De Lorenzo all’etnologo Ernesto de Martino. Nel 2002 Vittorio e Serafina Zanzi, Luigi e Anna Varoli sono stati insigniti dallo stato di Israele della medaglia di “Giusti tra le Nazioni” e i loro nomi compaiono nel memoriale del Yad Vashem a Gerusalemme.
E il museo è una specie di cuore pulsante o anima identitaria della comunità, luogo tragico e incerto, mai fissato definitivamente. Ferita. Ricordo che affiora, scagliato in avanti a rischiarare. Visione drammatica. Contenitore e contenuto che si allarga, stratifica e intreccia percorsi.