Il mondo di Matthew Bourne
Rassegna cinematografica che Ravenna Festival dedica al geniale coreografo inglese
Ravenna, 6-13-20 maggio 2013
Tre gli appuntamenti in programma tutti al Cinema City sempre di lunedì alle 20.30
Il secondo appuntamento, lunedì 13 maggio, è con Swan Lake 3D. Quindici anni dopo avere firmato il proprio “Lago” tutto al maschile dove Odette, il cigno amato dal principe è un maschio, come pure tutti maschi sono i cigni del lago, Matthew Bourne ha rivisitato per lo schermo in 3D il proprio capolavoro con la regia di Ross McGibbon. E il risultato è stato, ancora una volta, un successo. Se vedendo “Pina” di Wim Wenders si era capito quanto il 3D possa rendere la plasticità dei corpi in movimento sullo schermo, assistere a “Swan Lake” ne è la piena conferma. Girato la primavera scorsa al teatro Sadler’s Wells di Londra, dunque non in studio e con il pubblico in sala, il “Lago” di Bourne conduce dentro la danza permettendo di passare dai primi piani ai pezzi di insieme. Grazie al 3D l’impatto della performance in teatro viene ulteriormente amplificato: l’illusione spinge il pubblico ad un’immersione profonda tra le quinte della “quarta parete”. Le multi-camera 3D consentono riprese lungo le diagonali, giochi di plongée e contre-plongée dall’alto verso il basso che ci immergono tra i colori e i simbolismi del principe e del suo amato cigno. L’invenzione registica e drammaturgica resta confermata, ma è il disegno coreografico che in questa versione in 3D emerge con forza. Mirabile, per esempio, il gioco delle braccia dei cigni in riva al lago, oppure la danza che si fa narrazione nella scena del ballo. (biglietto 8 euro)
La rassegna si conclude, lunedì 20 maggio, con Nutcracker!, spettacolo che dal debutto al Festival di Edinburgo nel 1992, continua ad incantare, commuovere e divertire il pubblico anche a 20 anni dalla sua creazione. Con i suoi oltre 110 anni di storia, Lo Schiaccianoci di Cˇajkovskij ha offerto infatti al coreografo inglese materia per una delle sue straordinarie riletture in cui traspone l’azione in una situazione diversa da quella originale. Bourne colloca l’azione in un orfanotrofio tetro e dickensiano, retto dal Dottor Dross e dalla moglie, nel quale Clara e gli altri bambini attendono un grigio Natale. L’abete è rinsecchito e il party è una messinscena a favore di benefattori che lasciano doni, senza sospettare che immediatamente i due coniugi li carpiranno ai piccoli destinatari. Un incubo che per Clara può diventare sogno, scappa infatti, assieme agli altri compagni e al suo Nutcracker, per vivere un’avventura accesa di mille colori e di dolcezze (come accade in una festa molto rock), per assaporare una storia intessuta della tenerezza del primo amore, increspata dalle rivalità dei viziati Fritz e Sugar, e palpitante dell’incanto della Danza dei fiocchi di neve, qui restituita come una gioiosa corsa a perdifiato sui pattini da ghiaccio. Zucchero e sortilegi, danza appassionante e grande musica per un allestimento indimenticabile, e adatto a ogni età. (biglietto 5 euro)