Visioni Barbariche è una mostra dedicata alla creatività artistica “al femminile” contemporanea
L’arte visiva contemporanea, la ricerca che oggi viene svolta da quella singolare figura poetica che chiamiamo “artista”, non ha genere. Non è né maschile né femminile. Nonostante l’ “altra metà dell’avanguardia” – per citare la storica riflessione, e la serie di esposizioni, che all’inizio degli anni Ottanta condusse Lea Vergine a dar visibilità all’attività di artiste europee, russe ed americane colpevolmente dimenticate o prontamente rimosse – continui ancor oggi a non trovare lo spazio che meriterebbe all’interno del panorama espositivo che ci circonda.Indubbiamente, però, l’universo femminile sembra aver la capacità di “declinare” l’esperienza artistica secondo una modalità ed una torsione tutta particolare: attenta agli aspetti relazionali, all’intimità dell’espressione poetica, alla rivendicazione del senso della differenza, alla rivendicazione di un’identità capace di manifestarsi in piena autonomia.
Attorno a questo sistema complesso di riflessioni si stava indirizzando la progettualità organizzativa di Vittorio Mascalchi nel breve periodo in cui ha svolto con impegno e con passione la funzione di Assessore alla Cultura.In occasione della giornata dedicata alla Festa della Donna, si è cercato di portare a compimento la sua intuizione, ordinando una mostra da tenere negli spazi espositivi della Chiesa in Albis e dell’Ex Macello.
Visioni-barbariche è una mostra nella quale cercare di raccogliere le migliori espressioni della ricerca visiva contemporanea, “declinata al femminile”, che insistono in ambito romagnolo e bolognese.
La mostra resterà aperta dal 3 marzo al 20 aprile 2012
- mercoledì giovedì e venerdì 16.00 - 18.00
- sabato domenica e festivi 10.00 - 12.00 / 16.00 - 19.00
Inuagurazione sabato 3 marzo - ore 18.00 - Chiesa in Albis